Con la fase 2, molti centri medici polispecialistici si stanno organizzando per la riapertura, ma non senza alcune difficoltà. Oltre l’impiego di soluzioni di telemedicina ben note, come la possibilità di fare videoconsulti e videovisite, volte al contenimento degli accessi non strettamente necessari, i centri polispecialistici si affacciano ad una fase 2 con la necessità ed il dovere di garantire la sicurezza dei loro clienti.
I centri medici cosa devono fare per mantenere la sicurezza?
Il primo importante step, in fase di prenotazione, è l’effettuazione di un triage telefonico dove vengono verificate le condizioni fisiche dei pazienti, evitando di ricevere quei clienti che presentino sintomi influenzali.
Quando il cliente arriva presso il centro medico, il personale sanitario deve controllare la temperatura corporea e assicurarsi che il paziente abbia la mascherina.
Durante la fase di accettazione, è consigliata la presenza di strutture in plexiglass e devono essere presenti dispenser con gel per la sanificazione delle mani.
Nella sala d’attesa deve essere garantita la distanza di un metro fra i pazienti e deve essere regolato il flusso in entrata, in modo da non creare affollamenti.
Dopo ogni visita è consigliato igienizzare l’ambulatorio dove il paziente ha effettuato la visita.
Come possiamo tutelare i professionisti che lavorano all’interno del poliambulatorio?
Tutte le precauzioni che vengono prese per il settore pubblico, devono essere prese in considerazione anche per il settore privato. Quindi, tutto il personale deve essere dotato di dispositivi di protezione, quali:
mascherine
guanti
sovrascarpe
cuffie
visiere
L’aiuto di strumenti digitali e l’attuazione di norme per la sicurezza “in loco” sono la chiave per ripartire.