Con l'introduzione di ChatGPT il nostro modo di fare ricerca è cambiato, quindi quale impatto avrà sugli strumenti di ricerca tradizionali come Google Search?
La storia di Google Search
La metà degli anni '90 era un periodo di grande crescita per il World Wide Web. Il numero di siti web aumentava esponenzialmente, ma la ricerca di informazioni era ancora un processo complicato e frustrante. I motori di ricerca esistenti all'epoca si basavano principalmente su parole chiave e indicizzazione, spesso restituendo risultati non pertinenti o di bassa qualità. Google Search nasce da un progetto universitario chiamato BackRub, avviato nel 1996 da due studenti di dottorato in informatica all'Università di Stanford, Larry Page e Sergey Brin. L'idea centrale di BackRub era basata sull'analisi dei collegamenti tra le pagine web, con la convinzione che le pagine con il maggior numero di collegamenti da siti considerati "autorevoli" fossero le più rilevanti per una determinata ricerca. Partendo da questa intuizione, Page e Brin svilupparono un algoritmo innovativo che valutava l'importanza di una pagina web in base alla qualità e alla quantità dei collegamenti che riceveva da altre pagine. BackRub si dimostrò presto efficace e, nel 1997, il nome del progetto fu cambiato in Google, un gioco di parole sul termine "googol", che indica un numero 1 seguito da 100 zeri.
Oggi, Google Search è il motore di ricerca più utilizzato al mondo, con oltre 9 miliardi di ricerche al giorno. È una parte fondamentale della nostra vita quotidiana, che ci aiuta a trovare informazioni su qualsiasi argomento, a comunicare con le persone e a compiere le nostre attività online. Tuttavia, negli ultimi mesi con l’avvento dell’AI, il modo in cui svolgiamo le ricerche online sta cambiando ed evidenziando un chiaro contrasto tra le tradizionali ricerche su Google e l'approccio conversazionale offerto da strumenti come ChatGPT.
Google Search vs ChatGPT
Le differenze principali tra ChatGPT e Google Search riguardano il modo in cui interagiscono con gli utenti e come trattano le informazioni:
Memoria e apprendimento personalizzato:
ChatGPT: Non ha la capacità di ricordare le conversazioni precedenti con gli utenti o di apprendere dalle interazioni. Ogni sessione è indipendente, e non c'è una personalizzazione basata sulle conversazioni passate. Questo significa che ChatGPT non costruisce un profilo utente basato sulle interazioni precedenti.
Google Search: Utilizza i dati delle ricerche precedenti e altre interazioni dell'utente con i servizi Google per personalizzare i risultati di ricerca. Questo significa che Google impara dalle tue abitudini di ricerca e può adattare i risultati di ricerca per essere più rilevanti per i tuoi interessi specifici.
Interazione e fruizione delle informazioni:
ChatGPT: Fornisce risposte dirette alle domande degli utenti, cercando di simulare una conversazione naturale. Può elaborare e riassumere le informazioni, fornire spiegazioni, e persino generare contenuti creativi basati su istruzioni specifiche.
Google Search: Presenta un elenco di collegamenti a pagine web che potrebbero contenere le informazioni richieste dall'utente. Richiede quindi all'utente di navigare tra questi risultati per trovare le informazioni specifiche che sta cercando. Non fornisce direttamente risposte dettagliate ma indirizza l'utente alle fonti.
Attualità delle informazioni:
ChatGPT: La sua conoscenza è limitata ai dati su cui è stato addestrato, che si fermano a un certo punto nel tempo (ad esempio, fino ad aprile 2023 per l'ultima versione nota). Questo significa che non può fornire informazioni o notizie aggiornate dopo quella data.
Google Search: Fornisce risultati che includono le informazioni più recenti disponibili sul web. Ciò lo rende uno strumento più adatto per cercare notizie, ricerche o sviluppi recenti.
Privacy e trattamento dei dati:
ChatGPT: Non memorizza le conversazioni personali o le utilizza per costruire un profilo degli interessi dell'utente su sessioni diverse.
Google Search: I dati delle ricerche e altre interazioni con i servizi Google possono essere utilizzati per personalizzare l'esperienza dell'utente, inclusa la pubblicità, il che solleva questioni di privacy per alcuni utenti.
In sintesi, mentre ChatGPT è più orientato a fornire risposte dirette e interazioni basate su testo in stile conversazionale, Google Search funge da portale verso l'ampia gamma di informazioni disponibili su Internet, con capacità di personalizzazione basate sull'attività dell'utente.
A rischio il modello di Business di Google Search
Con l'avvento di nuove tecnologie e la possibile diminuzione dell'uso di Google Search sollevano dubbi sul futuro del suo modello di business, fondato sulla pubblicità online. Google offre un servizio di ricerca gratuito agli utenti, ma monetizza la sua piattaforma mostrando annunci pubblicitari pertinenti alle loro ricerche. Infatti, Google offre agli inserzionisti l'opportunità di posizionare annunci pubblicitari contestuali vicino ai risultati di ricerca rilevanti, sfruttando parole chiave specifiche cercate dagli utenti. Questi annunci, noti come Google Ads, generano entrate su base pay-per-click (PPC), il che significa che gli inserzionisti pagano una tariffa ogni volta che un utente clicca sul loro annuncio.
Ma cosa accadrebbe se ci fosse un calo significativo delle ricerche su Google Search, diminuendo le visualizzazioni degli annunci e, di conseguenza, le entrate pubblicitarie? Questo potrebbe costringere Google a esplorare nuovi modelli di monetizzazione o a rafforzare le sue offerte pubblicitarie su altre piattaforme. Se la rilevanza della ricerca personalizzata dovesse diminuire a causa della popolarità di servizi basati sull'intelligenza artificiale che non tracciano gli utenti, Google potrebbe dover riconsiderare le sue pratiche di raccolta e utilizzo dei dati degli utenti, trovando un equilibrio tra personalizzazione e privacy.
Google Circle to Search: una possibile alternativa
Google Circle to Search è una nuova funzione che permette di cercare informazioni su qualsiasi elemento presente sullo schermo solo su dispositivi Android. Con un semplice gesto, è possibile cerchiare, evidenziare o scarabocchiare l'oggetto di interesse per ottenere informazioni immediate, il significato di una parola, immagini simili, negozi dove acquistare l'oggetto, e altro ancora. Si tratta di una soluzione possibile comunque grazie all’integrazione con l'intelligenza artificiale e il machine learning, che rendono più veloce ed intuitiva la possibilità di trovare informazioni.
Conclusione
In conclusione, il futuro delle ricerche online sembra orientato verso un maggiore equilibrio tra accesso diretto e contestualizzato alle informazioni e rispetto della privacy dell'utente. Se da un lato gli strumenti basati sull'intelligenza artificiale come ChatGPT offrono nuove modalità di interazione e fruizione dei contenuti, dall'altro Google non resta a guardare, evolvendo costantemente i propri servizi per restare al passo con le esigenze degli utenti. La competizione tra queste diverse approcci non solo stimolerà ulteriori innovazioni ma guiderà anche verso un'esperienza di ricerca più ricca, personalizzata e rispettosa della privacy degli utenti.
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